ECCO GLI SVITATI47 !! MAURIZIO VITTADINI

Ciao sono Maurizio, ho 64 anni e sono un adulto con la sindrome di Klinefelter. Titolo di studio: Geometra.

Quando sulla strada della vita si incontrano problemi, mai bisogna perdersi d’animo!
Mai nascondersi o far finta di niente: è deprimente, porta angoscia e soprattutto … si ha la vita rovinata.
Bisogna raccogliere le proprie forze e guardarsi intorno alla ricerca di soluzioni, cercando ed accettando l’aiuto di persone con le quali affrontare e risolvere queste avversità.

Da ragazzo giovane ad uomo maturo mi sono state regalate diverse opportunità che hanno reso la mia vita ricca di bellezza e soddisfazione: l’incontro con mia moglie, un lavoro professionale e coinvolgente che ci ha permesso una vita dignitosa; nella condizione legata alla Klinefelter: l’adozione di nostro figlio ( arrivato dall’altra parte del mondo) e adesso il volontariato come referente per il Gruppo SVITATI47.
Vorrei raccontarVi la mia storia.
Sono nato nei primi anni ’60 : un bel bambino senza problemi apparenti né malattie particolari; le solite malattie di tutti i bambini. Durante la crescita: fortemente timido, problemi a scuola, tanto studio ma risultati scarsi … “è sveglio, potrebbe dare di più, ma sembra svogliato “ … qualche volta invece … “è un lavativo, non ha voglia di fare niente” … i professori ai miei genitori … Una crescita in altezza vertiginosa : a 14 anni … 1,96 mt . Problemi di adattamento: sia con i coetanei che con quelli più grandi.
Da lì la ricerca di qualcosa che potesse permettermi di godere da una parte la compagnia di amici e dall’altra la gratificazione personale di riuscire in qualcosa che mi piacesse fare.
Vivo in una città legata al basket e al canottaggio, due sport molto belli che ho frequentato con passione e gioia.

A 18 anni, durante la visita di Leva per il militare (negli anni ’80 esisteva ancora), viene riscontrata un’anomalia fisica; con il referto faccio degli esami specifici all’ospedale della mia città ed il risultato porta alla Sindrome di Klinefelter cariotipo 47,XXY. “Cosa è?” … chiedo ai medici di allora.  Mi dicono  “è un’anomalia cromosomica”. Chiedo ancora: “è pericolosa? Devo curarmi?” … si guardano … minimizzano … la risposta: “ no, non ci sono problemi; se dovessero insorgere si vedrà al momento”. Grazie a loro ho “perso quasi 30 anni di cure”. E questo è l’esempio che spesso i medici, di fronte a qualcosa che non rientra nella loro sfera o storia professionale, si riducono a consigliare in maniera inadeguata causando destabilizzazioni e confusione nei pazienti, o peggio li espongono al rischio di possibili future pericolose comorbidità (diabete, osteoporosi, patologie metaboliche e cardio vascolari).
Nell’arco di quasi vent’anni ho contratto altre due patologie croniche e invalidanti, che però sono state vissute e gestite in tempo reale con cure tempestive e adeguate. Poi circa dieci anni fa’ … dolori scheletrici importanti, stanchezza e debolezza quasi cronica e strascichi legati ad un’ischemia coronarica di qualche anno prima.
Prime diagnosi che portano a galla qualcosa a cui non davo più importanza: la stessa Klinefelter.
E da lì in avanti la ricerca spasmodica di medici e strutture di riferimento“ che conoscessero la malattia” al fine di giungere a cure mirate.
Pochi, pochissimi sono i medici, anche tra gli specialisti dei vari settori che sanno come aiutare i pazienti indirizzandoli ai Centri di riferimento o alle Associazioni . Anche perché quando si parla di “malattie genetiche rare” tutto viene circoscritto; i pazienti e i loro parenti pensano di tenere nascosto, o comunque di non divulgare, quasi per paura di essere giudicati: come se i pazienti che ne soffrono siano degli appestati e che il solo parlarne porti al contagio!

Beh … comunque io sono riuscito a trovare uno di questi Centri di riferimento per la Klinefelter: dal 2008 per 10 anni con il Prof. Carlo Foresta e la sua Equipe presso gli Ospedali Riuniti di Padova e successivamente con il Dott Emanuele Ferrante del Policlinico di Milano – Ospedale Maggiore, che mi hanno ridato speranza con terapie adeguate che mi stanno aiutando nel mio percorso di vita quotidiana. Quando arrivai in Ospedale, a Padova, il Prof. Foresta mi disse che, probabilmente, una parte dei miei malanni sarebbe stata meno problematica se non addirittura assente se fin da piccolo fossi stato curato in maniera adeguata per la sindrome di Klinefelter.
Per fortuna oggi ci sono Centri di riferimento e Associazioni di pazienti che sono in grado di aiutare in maniera importante; ma soprattutto oggi si parte dal pre-natale con aiuti mirati. In questi anni ho avuto modo di interagire anche con un ottimo psicologo che mi ha accompagnato per il superamento di vari step ed è stato attraverso di lui che ho conosciuto … SVITATI47 e Franco Ionio.
Un incontro “fatale” che mi ha cambiato la vita: con la conoscenza e l’interazione con altri adulti con la sindrome di Klinefelter, Il confronto diretto di problematiche simili, il poter parlare apertamente di argomenti senza la “paura” di essere frainteso o non capito.
Ecco tutto questo ha portato alla consapevolezza che prima vivevo una condizione di frustrazione e paura, mentre oggi mi sento libero e motivato.
Il compito del Gruppo SVITATI47 è quello di fare BUONA E CORRETTA INFORMAZIONE; di aggiornare sempre con novità importanti i pazienti e i loro parenti delle possibilità di scelta per accompagnare la propria condizione verso traguardi vittoriosi.
Ecco perché come Referente Nord Italia sempre per il Gruppo SVITATI47ho accettato di essere un membro attivo, nel progetto del Policlinico di Milano “COORDINAMENTO LOMBARDO VARIAZIONI XY Con queste scelte sono consapevole di poter aiutare persone con anomalie cromosomiche XY che hanno bisogno di informazioni utili al proprio percorso.
Quindi il messaggio che Ti voglio inviare è questo: quando sentirai parlare di “ Sindrome di Klinefelter” sappi che ci sono tutte le terapie , le analisi e gli esami (in esenzione) per potersi curare e prevenire le eventuali complicazioni ;non lasciarti, mai e poi mai, scoraggiare da persone che dicono il contrario.
Oggi si fa la differenza, oggi il mondo sta cambiando, oggi TU avrai una vita normale.
Un saluto e a presto

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